Riassunto del giovedi - settimana 3

aprile 26, 2018

La mia terza settimana a Maiorca è cominciata con il mio compleanno :-) venerdi e una scalata al Puig de n'Ali 1038 m. slm.

In cima al Puig de n'Ali
La sera siamo poi andati a Port d'Alcudia per prendere un gelato e finire la giornata in bellezza...ma...
...arrivati a casa mi metto davanti al computer, il mio bello va a letto e dopo circa un'ora inizio a sentirmi malissimo, dolori atroci alla parte alta dello stomaco/intestino, non capisco, dopo un po' sono piegata in due e abbandono il computer, scendo (la casa è a due piani) per avvertire il mio bello che sto malissimo, dorme, lo sveglio un attimo, gli dico che mi sento molto male e lui "ok" e si gira dall'altra parte! OK???? Rimango "alzata" piegata in due e dopo circa un'ora e mezza passa il dolore e posso finalmente mettermi a letto. Avevo preso un gelato confezionato, sarà stato quello?

Il giorno dopo, sabato,  il mio bello non ricordava nulla! Ahh santo cielo! Alle 10:00 siamo usciti in bici e fatto un bel giro e poi una nuotata in mare, la prima per la stagione :-).

Il giro in bici della mattina ci ha regalato dei paesaggi fantastici!
Domenica sono scesa piena di energia al mercato in piazza. Dovevo fare un bel po' di spesa, pan blanco, pan moreno e poi tanta frutta e verdura al banco del biologico. Ma quel banco domenica non c'era, una delusione! Sono tornata su con le sole due pagnotte di pane, meno male cha avevamo ancora qualcosa rimasto. Siamo poi usciti in bici per la mia prima uscita con la bici di triathlon. Sole e tempo bellissimo.

Il mercato senza il banco bio :-(
Lunedi ho lavorato sei ore, il piano era poi di andare al mare per nuotare ma sapete cosa, al mare ci sono andata ma mi sono fatta una bella dormita in spiaggia! Ne avevo proprio bisogno. Mi sono trasferita a Maiorca, ho diminuito il mio lavoro ma sono sempre di corsa con mille idee, progetti nella testa e cose da fare nel mio tempo libero. Dovrei riposarmi perché qui a Maiorca ci sono arrivata proprio stanca dopo qualche anno di fatica e stress in Svezia, ma ancora non sono riuscita a rilassarmi. Speriamo di imparare. In spiaggia intanto hanno messo ombrelloni nuovi di paglia e lettini nuovi, tutto pronto per la stagione turistica.

Lettini e ombrelloni a Port d'Alcudia
Martedi mi sono alzata presto e alle 7:00 ero davanti al computer a lavorare così che poco prima delle 10:00 siamo potuti uscire per un allenamento in bici, un bel giro che mi ha portato al velodromo di Sineu. Era la prima volta per me in un velodromo. Pochi giri e non sono riuscita ad andare in alto ma ci sarà tempo per tornare lì e provare. Il pomeriggio mi sono sdraiata all'ombra in terrazza per prendere il sole con cautela e ho finito di leggere il mio primo libro in spagnolo, ok lettura per ragazzi anni 13, ma il mio livello è quello se non più basso e guarda un po' il libro mi è piaciuto.

Velodromo di Sineu
Nel velodromo a Sineu
Mercoledi ho lavorato, lavorato e lavorato. Tutto il giorno e un po' di più. Una riunione, un po' di documenti da scrivere e le ore sono passate. E la sera sono uscita giusto per fare la spesa. Non molto da ricordare se non che non devo fare così :-).

Oggi, giovedi giorno di trekking, un altro 1000 conquistato, el Puig Roig 1003 m slm. Giornata nuvolosa con tantissimo vento ma in cima ci siamo arrivati :-).
Prima del trekking siamo passati ad Inca all'ufficio delle tasse per procurarci un documento che vogliono in Svezia, non abbiamo avuto fortuna e mi hanno detto che devo provare all'ufficio di Palma, e così lunedi ci aspetta una bella gita a Palma :-).

El Puig Roig 1003 m slm.
Oggi, in cima a el Puig Roig, 1003 m slm.

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6 Comments

  1. Corri corri corri sempre... ma quando ti ricarichi?
    Comunque l'ultima tua foto è proprio bella anche se mi fa venire le vertigini!!! (-:
    Se poi fosse stata una giornata di sole, col mare azzurro!!!
    Lo sarà la prossima volta!
    Goditi la bella Maiorca in questa stagione... poco affollata e non troppo calda! Ili (-:

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    1. Se fosse stata una giornata di sole avremmo sudato come non mai!

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  2. Ma quanto siete attivi??? i miei complimenti...io non ce la potrei mai fare :)

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  3. Ciò che fai/fate è encomiabile, non foss'altro per il fatto che in questo momento il trambusto per il trasloco è in pieno svolgimento.
    Si chiama "vita".

    Noi sportivi ricaviamo soddisfazione, gioia, endorfine e anche introspezione dalla nostra attività.
    Attorno a noi c'è chi non è capace di apprezzare e godere la vita, pur essendo in condizioni privilegiate: individui colmi di acredine quotidianamente alimentata, ai quali DA' UN FASTIDIO ENORME constatare che altri ridano e siano felici per aver realizzato belle cose.
    Esiste da millenni, e si chiama invidia.

    Noi ce ne freghiamo e la guardiamo dall'alto. A 1000 metri soffia il vento e vedi il mare. Scattiamo una foto e sappiamo che tra 40 anni non potremo più arrivarci, magari, su quella cima.
    Però ci siamo stati - e abbiamo fatto ritorno con un bel ricordo e un'esperienza in più.
    Non moriremo - forse - carichi di bile e con la bocca storta, incarogniti con il mondo e noi stessi sino all'ultimo giorno.

    ;-)

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  4. Così vero Lupolibero! Santo cielo quanto è vero! Persone che potrebbero essere felici e soddisfatte ma scelgono l'opposto arrabbiarsi contro tutto e tutti. Non bisogna avere molto per scegliere di far entrare la felicità nella propria vita ma alcuni non ce la fanno. Io non sono una di quelle persone.

    In un tuo commento di risposta ad un tuo lettore, in uno dei tuoi post, hai scritto questo (mi sono permessa di copiarlo):
    - La "cosa triste" ti dico io qual è: è che nell'arco di 30-40 anni io e te saremo dentro una bara a sua volta dentro un loculo. Che ci piaccia o no.
    E prima ancora ci sarà da attraversare una vecchiaia di n-anni disseminata di n+1 incognite molte delle quali (se non tutte) debilitanti e spiacevoli.
    Quindi, nell'attesa di questo gran finale che ho citato voglio godermi la vita finchè posso, e il "sangue amaro" (perlomeno quotidiano) non fa parte del copione. -

    È esattamente quello che penso. La realtà è che faremo tutti la stessa fine ma nell'attesa che essa avvenga ognuno è protagonista e può scegliere come vivere il tempo che gli rimane. Io ho fatto la mia scelta, consapevole di dar fastidio a molti :-).

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