Giorni lenti

luglio 05, 2019

Sono in vacanza da una settimana e i giorni passano lenti tra il caldo in casa e quello fuori, ma non mi lamento. La sera guardo il telegiornale svedese e quando arrivano a parlare delle previsioni del tempo ringrazio il cielo, il mio coraggio e la mia determinazione per avermi fatto scegliere di cambiare vita. In realtà i miei ringraziamenti cominciano già prima, quando vedo ed ascolto come vanno le cose lassù.

Sono giorni tranquilli qui, mi alleno la mattina presto prima dell'arrivo del caldo terribile e già verso le nove sono di nuovo a casa. Dopo pranzo vado al mare e approfitto per fare l'allenamento di nuoto.

Platja de Muro, 3 luglio 2019

Tira spesso vento ed il mare è mosso ma è un buon allenamento, faccio potenziamento, imparo a gestire le onde, a navigare in acque aperte, a respirare quando si può. Sono una di quelle persone che non ha bisogno di respirare spesso. Conosco chi non può fare a meno di respirare ogni due bracciate, io riesco senza problemi a respirare ogni dieci se necessario. Alzo la testa o la giro per respirare ma se proprio in quel momento arriva un'onda allora mi trattengo, metto giù la testa faccio altre bracciate e provo a respirare più tardi. Non so, non vado in carenza di aria. Quando mi alleno in piscina alcune volte persa nei miei pensieri e nella noia di fare le vasche avanti e dietro mi dimentico di respirare e faccio tutta la vasca senza prendere aria, poi naturalmente inizio a sentire il bisogno di aria nuova :-).

Resto in spiaggia fino alle 6/7 di sera per evitare la calura in casa e poi una volta tornata ho tantissimo da fare, cucinare, lavatrici, pulizie, telegiornali...e il giorno è finito.

Come vi ho raccontato ho stipulato una polizza assicurativa per avere accesso alla sanità e dal momento che costa ogni mese una buona quota ho deciso di mettermi in movimento e usufruire di questa possibilità (che pago) e prenotare i vari controlli che è bene fare, mammografia, ginecologo, dermatologo, oculista e devo cercare anche di parlare con qualcuno per il mio problema al tallone/tendine di achille che è peggiorato moltissimo, oggi durante l'allenamento in bici mi ha fatto malissimo! Correre ormai non è più possibile come anche camminare con scarpe chiuse o con sandali con la striscia dietro. Posso camminare con i sandali aperti dietro ma sento dolore. Faccio esercizi appositi ma è più il dolore che sento che il beneficio che ottengo, mi sembra.

Questo sistema privato non mi piace, come ho detto più volte quello che vorrei è entrare nel sistema pubblico anche perché le quote mensili per la copertura privata aumentano con il passare degli anni. Ma dal momento che ottenere la copertura pubblica non è immediatamente possibile ho dovuto scegliere la soluzione del privato. L'ospedale più vicino (privato) è proprio nel posto dove vado in spiaggia per cui ieri mi sono fermata per chiedere informazioni. Allora, non esiste il medico di famiglia (mentre nel sistema pubblico sì), se ho un problema di cui conosco la natura chiedo direttamente la visita allo specialista. Per esempio voglio far controllare i vari nei che ho sul corpo e mi hanno detto di prenotare direttamente la visita dal dermatologo e così ho fatto. Se invece non conosco la natura del mio problema chiedo di incontrare un medico di medicina interna che poi mi dirà come procedere.

Platja de Muro, 4 luglio 2019

In spiaggia porto sempre qualcosa da leggere o studiare ma mi ritrovo spesso distratta a guardare e sentire i turisti. Ieri sono rimasta "sconvolta" da una famiglia di italiani. Madre, padre, una ragazzina adolescente e un bambino di forse 7/8 anni.

Arrivano in spiaggia che già stavano litigando ad alta voce, il padre e la madre, sputandosi addosso brutte parole, immagino credessero che nessuno potesse capirli ma anche non capendo le parole il tono e il volume della conversazione non lasciavano dubbi sul fatto che stessero litigando. Il bambino corre in acqua dietro le urla della madre che gli dice di aspettare che non vuole che stia in acqua da solo. La ragazzina si sdraia sul telo sulla sabbia dietro le urla della madre che le dice di andare in acqua a badare a suo fratello. La ragazzina non fa un movimento. Il bambino dall'acqua urla alla madre di sbrigarsi a venire in acqua. La madre gli urla che sta aiutando il padre a reggere l'asciugamano mentre lui si cambia il costume, sia mai qualcuno vedesse qualcosa. Il padre urla che lui cxxzo ha lavorato tutto l'anno e che ora che sta in vacanza non vuole sentire le rotture dei figli e che è meglio per loro se se ne stanno buoni e tranquilli e poi rivolto alla figlia "Caxxo! vai da tuo fratello!" La ragazzina non fa una mossa. Il bambino continua ad urlare alla madre di venire in acqua, la madre gli urla che ora è il suo turno di mettersi il costume. Il padre tira fuori una serie di parolacce.

Questi sono i momenti in cui ringrazio me stessa di aver messo energie e tempo nello studio di alcune lingue, la libertà di scegliere che lingua parlare non ha prezzo! Ecco perché sono determinata ad imparare l'ungherese che è una lingua ancora meno diffusa. Comunque sia, inutile dirvi che ieri, lì sulla spiaggia, dalla mia bocca non è uscita neanche una parola di italiano :-).

Ogni giono dedico del tempo allo studio dello spagnolo e dell'ungherese e mi aspetto risultati soddisfacenti nei prossimi anni :-). Ho altri progetti che voglio portare avanti, lavori a maglia, cucito, le piante della terrazza, sperimentare nuove ricette. Ma devo trovare un equilibrio in questa nuova dimensione della mia vita...e poi il blog, un diario quasi giornaliero che vorrei continuare a scrivere :-).

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13 Comments

  1. Ogni giono dedico del tempo allo studio dello spagnolo e dell'ungherese [...]

    Nagyon jó!
    Valamit olvasol is? Én most nem emlekszem mit olvastam a kezdetben, szerintem csak gyerekkönyveket és rövid verseket... és forditottam magámnak dalszovegetek :D

    Nagyon szerettem a "Birka Iskola" verset!

    Szia!

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    1. Nooo, non leggo niente se non qualcosa su internet come blog e articoli del giornale anche perché non ho possibilità di trovare libri in ungherese, quelli per bambini poi impossibile quindi studio la grammatica e il vocabolario per imparare parole.

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    2. Dai allora se non ti dispiace di scrivo ogni tanto le robe che mi ritornano in mente...

      Per esempio, questa è una battuta sui chimici (io sono una fisica, sai la rivalità tra scienziati... è una cosa molto pittoresca, con ogni tipologia che si crede superiore a tutte le altre, tipo ci sono le barzellette dei matematici in cui loro compaiono super-fighi e gli altri sono dei poveri ritardati, etc etc per ogni disciplina).

      Ecco il ritornello che mi hanno insegnato per i chimici:

      keverem kavarom nem kell ész
      gyere pajtasom, légy vegyész

      (Non sono sicura se "légy" sia "légy" o "legy"... me lo ricordo come "légy", ma ora mi viene un dubbio atroce... chiedi al tuo bello, e spero che non sia un vegyész (chimico) altrimenti si offende!!!)

      Oppure quest'altra, una microscopica poesiola culinaria di József Attila:

      Jaj a tojás nehéz falat!
      Azt mondja a tapasztalat!

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  2. Mi ha fatto piacere leggere di te e della tua vita un caro saluto

    Paolo

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  3. Mi piace leggere le tue storie e ti ammiro per la forza ed il coraggio che hai nel seguire i tuoi sogni!Sei una grande!Nel mio piccolo sto studiando l'inglese e mi piace un sacco andare in giro e capire gli altri,soprattutto quando non ho cosi' tanta voglia di essere italiana...Vedi il tuo esempio che ritrovo spesso in giro anche io. Un abbraccio

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    1. Lo studio delle lingue è una buona ginnastica per il cervello :-).

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  4. Magari ci sono stati altri italiani ma non si sono fatti sentire...!Dai, non siamo tutti così, io odio gli strilli e le urla, in spiaggia bisbigliamo come se fossimo in biblioteca, io per prima a volte mi appisolo e odio chi urla e schiamazza...
    ciao

    Betty

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    1. Sono sicurissima che non siamo tutti così :-). Però in quella spiaggia straniera quando ho sentito le loro urla mi è scappato subito di pensare "ti pareva, ecco arrivati gli italiani :-)". Poi sono italiana anche io :-).

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  5. Che bella questa tua passione per le lingue ! Io ogni tanto rimetto mano al giapponese ma non ho la costanza necessaria per riuscire ad impararlo sul serio. E' importantissimo dedicare un po' di tempo ogni giorno allo studio ma per quel che mi rigurda i giorni son troppo corti rispetto a tutte le cose che mi piace fare ;)
    La spiaggia non è il mio ambiente preferito ad essere sincera. Abitando in una città di mare mi son sentita obbligata a portare i bambini quando erano piccoli ma ora che se la sbrigano da soli evito, perchè per me è solo uno stress affrontare quella marea di gente e di sabbia. Preferisco il freschetto della campagna!
    Buone vacanze intanto e ti auguro di portare a termine tutti i tuoi obiettivi !
    A presto

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    1. Come ho scritto più volte anche io ero una di quelli che odiava il mare, la sabbia, tutte le attività sulla spiaggia, il sole, il caldo. Facevamo sempre un po' di mare quando eravamo bambini piccoli ma anche i nostri genitori non lo amavano molto e quando siamo diventati più grandicelli tutta la famiglia passava le vacanze solo in montagna e poi quando sono diventata abbastanza grande da fare le vacanze da sola ho sempre scelto la montagna.

      Poi ho vissuto 16 anni in Svezia, 16 estati svedesi. Durante i primi anni in Svezia per le vacanze tornavo sulle alpi italiane, e così in estate prendevo la pioggia sia in Svezia che in Italia. Dopo alcuni anni ho cambiato mete, avevo bisogno di quel caldo e quel sole che tanto avevo odiato.

      Qui fa un caldo tremendo ma non mi lamento perché penso ancora al freddo e brutto tempo della Svezia...che poi influenza anche il modo di essere delle persone.

      Non credo di amare il mare neanche ora, non sono una di quelli che fa il bagno, io entro, nuoto ed esco e se non devo fare l'allenamento di nuoto neanche entro. La sabbia mi da un fastidio che neanche ti posso raccontare, il sale sulla pelle mi irrita, intendo mentalmente, e passo le ore sotto l'ombrellone non capendo come la gente possa stare sotto il sole cocente per abbronzarsi.

      Poi la gente :-). Ho letto nel tuo blog che per te ben vengano le creature che fanno chiasso...che per te i luoghi perdono un po' il loro senso senza le persone che li vivono. Per me è il contrario, meglio posti senza nessuno che gente chiassosa, però in estate, a Maiorca, sulla spiaggia, sarebbe assurdo lamentarsi di non essere sola. Così guardo tutte le persone e faccio i miei studi sull'essere umano...e il mio pensiero ricade sempre sull'ambiente e l'inquinamento, siamo troppi e consumiamo troppo e vedendo il comportamento dei più sono quasi certa che non c'è salvezza, riusciremo a distruggere la terra...insomma direi che andare al mare non mi faccia poi così bene, l'unico risultato è un'aumentata avversione per la gente...dovrei veramente frequentare altri posti :-).

      Il freschetto della campagna mi attira però qui in campagna fa un caldo bestiale...è vero che quando ero giovane le estati non erano così calde come ora...ma qualcosa mi dice che siamo noi a causarle. C'è sempre una soluzione, trasferirsi in Scandinavia, lì c'è posto, il freschetto che tutti mi invidiavano quando scrivevo nel blog Nel sud del nord, il vento freddo, le piogge, insomma potrebbe essere una soluzione :-).

      Mi sa che ho scritto un po' di tutto a caso :-). Comunque sia, anche per me le giornate sono troppo corte per tutto quello che vorrei fare, soprattutto prima che lavoravo ogni giorno, poi ora che fa così caldo ho meno energie, vediamo come andrà più il là :-). Buona estate :-).

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  6. Si, più che il chiasso credo mi piacciano le persone. Io passo moltissimo tempo da sola e quindi confesso che mi piace molto fare quelli che tu chiami "studi sull'essere umano". Qualcuno ne esce male ma in linea di massima ho la fortuna di incrociare sempre persone abbastanza positive.
    Se penso a quanto freddo devi aver sentito lassù in Svezia non posso che capirti...io tutti gli anni non vedo l'ora che finisca l'inverno per scaldarmi le ossa ! Quest'anno stiamo un po' esagerando con il caldo ma non mi lamenterò !
    Un abbraccio

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  7. ....meno male che quella famiglia la capivi, si spera ,solo tu ..c'era da vergognarsi...le parolacce rivolte ai figli ...però succede...Sentirti mi sembra di sentire i miei figli...è pure giusto siete della stessa età Buona estate

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