Non potevo non uscire in bici oggi per l'ultimo giro dell'anno e di questo decennio!

Abbiamo scelto una scalata di 550 m di dislivello positivo per un totale di 58 km per arrivare alla torre di Albercutx.

Sole e come sempre montagna e mare vicini, meglio di così non si può avere.

Poche ore rimaste e siamo nel 2020, nuovo anno, nuovo decennio e nuovi giri in bicicletta :-)...e molto altro!

Va tutto bene, sono solo scomparsa un po' dal blog perché le feste comandate sono sempre un casino :-).

Pur essendo ogni anno quasi sempre negli stessi giorni (che noia! :-)) capitano comunque il più delle volte nel momento sbagliato :-), cioè quest'anno tempo bellissimo, caldo, sole e che mi capita? il Natale che manda a far friggere tutti i piani fatti e pure quelli non fatti che a volte riescono meglio di quelli fatti.

Abbiamo avuto temperature fino a 25 gradi. Il giorno di Natale ho fatto 94 km in calzoncini e maniche corte


e propbabilmente se solo uno si fosse organizzato meglio si sarebbe potuta fare anche una bella nuotata :-).


Ho ricevuto foto di paesaggi innevati con sotto la domanda "Nostalgia?" Mi viene da ridere, ci vorranno anni per me prima che mi possa venire nostalgia del freddo, del buio, della neve, di tutti i vestiti che si devono avere per affrontare quel "clima", di tutte le complicazioni che la neve porta con se.

Ogni foto di neve che vedo mi fa ringraziare il cielo di essere dove sono e vedremo se un giorno cambierò idea che nella vita non si sa mai e so che tutto può succedere :-).

In questo periodo i pascoli sono ricchi di pecore ed ogni tanto le spostano da un campo ad un altro. E ho scoperto che rimanere fermi ed in fila dietro le pecore è molto più piacevole e meno stressante che dietro le macchine.

L'isola in questi giorni è visitata dalle squadre professionistiche di ciclismo. Lunedi, il giorno dopo la gara di duathlon siamo usciti per un giretto di 90 km. Tranquillo giusto per far girare e scaricare le gambe.

La strada pendeva in salita, io ero davanti e sento il mio bello dire "arrivano gli Ineos", cioè i ciclisti del Team Ineos. Mi sono preparata per uno scatto per riuscire a mettermi a ruota :-), erano in cinque e l'ultimo quasi mi fa finire a terra...ma con un gesto ha chiesto scusa e così tutto si è sistemato :-). Comunque sia, ci mettiamo a ruota e naturalmente capite che se io riesco a mettermi a ruota di ciclisti professionisti vuol dire che loro stavano facendo un giro di riposo e che il mio giro di riposo invece si stava velocemente trasformando in un giro faticoso :-).

Stavo lì quasi senza fiato, con le gambe dure e doloranti per la gara del giorno prima e gli Ineos chiaccheravano tra loro, rispondevano al telefono, facevano selfie, registravano video e nel mentre pedalavano in salita. Devo dire che non mi sentivo per niente sicura dietro loro impegnati in molte attività oltre al pedalare tant'è che la distanza tra la mia ruota e quella dell'ultimo (che parlava francese) e che poco prima per distrazione quasi mi faceva finire a terra è andata aumentando fino a quando ho deciso di mollarli e tornare al mio giro tranquillo :-).

Ora il Natale è vicino e le squadre stanno abbandonando l'isola per poi tornare a gennaio/febbraio e così potrò passare qualche settimana tranquilla senza dovermi preoccupare di mettermi a ruota loro...perché quando arrivano ci provo sempre ad attaccami :-).

Dopo la gara di domenica mi ritrovo con un bel po' di patate :-).

Avevamo già un sacco di tre chili in casa, se ne sono aggiunti altri due di altri tre chili ciascuno. Insomma ci tocca mangiare patate per un po'.

In questo momento ho sul fuoco, si fa per dire perché ho i fornelli elettrici, una vellutata di broccoli e patate ma prima di questa ho fatto dei medaglioni con tonno e patate che ci sono piaciuti un sacco e che rifarò già nei prossimi giorni :-).

Ecco la ricetta

Secondo me sono perfetti sia caldi che freddi. Con una delle mie salse o senza :-). Accompagnati da un'insalata o da soli a morsi come spuntino pomeridiano...magari una volta tornati da un allenamento in bici :-).

E così ieri l'ho fatto, ho gareggiato nel duathlon di Sa Pobla.

A differenza del triathlon in cui la prima frazione è quella di nuoto nel duathlon si corre, poi si va in bici e poi si corre di nuovo...insomma ci evitiamo la nuotata :-).

Quello di ieri è stato un duathlon corto, 5,5 km di corsa, 25,5 km di bicicletta e 3,25 km di corsa. La corsa (tre giri nella prima frazione e due nella seconda) è stata in parte su sterrato in un campo, la bici (3 giri) invece prevedeva una bella salitona in ogni giro, belle discese e parti tecniche con curve a 90 gradi.

Non erano previste categorie di età, si partiva tutti insieme, donne e uomini, e nella frazione di bicicletta si poteva stare a ruota. Il pacco gara è stato di quelli che amo, niente maglietta (che ormai uno ne ha un'infinità), un sacco di patate, un paio di guanti per la corsa, perfetti per correre quando è buio, ed una bibita. E poi dopo l'arrivo c'era da mangiare e da bere :-) Amo le gare popolari :-).


La giornata è stata bellissima, sole e caldo. Non avendo ancora molta esperienza riguardo gare in questo clima (che ormai siamo quasi in inverno chi lo può credere :-)) non ero sicura di cosa mettermi. In gara c'era di tutto, da chi andava super coperto a chi gareggiava in mutande e reggiseno, direi io, sicuramente per loro era un completo da gara :-). Io alla fine ho scelto una via di mezzo.

Come vi ho detto, venivo da 10 giorni di malattia e fino a l'altro ieri sera ero indecisa se partecipare dal momento che oltre a non essermi allenata ho ancora un po' di tosse, starnuti e naso gocciolante :-). Ma alla fine sono partita :-).

La corsa è stata faticosa dal primo passo, così come in fondo deve essere :-), eravamo in tanti e come sempre si parte a tutta. Ho fatto il primo km a 4:15, velocità che sapevo non poter tenere e per fortuna dopo un po' trovo spazio ed il mio ritmo e tra un colpo di tosse, uno starnuto e la poca aria che passa tra naso e bocca alla fine passo i 5 km in 22:20 e finisco la frazione di corsa in 24:13.


Entro in zona cambio, dopo aver perso qualche secondo cercando la bicicletta che non vedevo, infilo le scarpe, il casco e via verso l'uscita.

In bicicletta parto forte, raggiungo alcuni ragazzi, li supero e poi vengo a mia volta raggiunta e resto più o meno in un gruppo per tutta la frazione :-). Che fortuna!!


Sento un po' la fame, anzi la sentivo già in corsa e inizio a sentire crampi ai polpacci, niente di buono insomma. Verso il finale lascio andare il gruppo per rilassare le gambe e prepararmi al cambio e dopo 48 min e 28 sec per una frazione di bici con circa 250 m di dislivello positivo è ora di correre di nuovo.


Entro in zona cambio, lascio la bici, tolgo il casco, cambio le scarpe e via di corsa verso gli ultimi due giri.

I crampi si fanno sentire, i dolori alla pancia pure, ma ho solo due giri e poco più di 3 km da fare e dovrei farcela. E ce la faccio :-). 15 min e 14 sec per gli ultimi 3,25 km e passo sotto l'arco di arrivo.


Anche se ormai mi alleno per distanze più lunghe amo queste gare corte dove devi andare al massimo tutto il tempo, credo siano un buon allenamento per velocizzare. Peccato solo che ci sia arrivata in condizioni precarie.

Abbiamo tagliato il traguardo in 143 di cui solo 16 donne. L'età delle donne variava dai 16 ai 59 anni. Ho avuto un polso massimo di 185, che neanche credevo potessi avere, sicuramente dovuto al non buono stato di salute più che allo sforzo fatto. Ho impiegato 1:29:41 e sono arrivata quinta a 4 min e 28 sec dalla vincitrice, più giovane di me di 25 anni :-).

Ormai li faccio in tutte le maniere e nella mia lista ce ne sono ancora molte varianti rimaste non fatte :-).

Mi piacciono questi tipi di dolcetti perché si fanno veloci, non si devono cuocere e non si sporcano molti utensili.

Questi sono al caffè e con le quantità messe qui sotto sono venuti fuori quelli che vedete nelle foto + uno che il mio bello si è pappato in anticipo per assaggiare :-)

Si conservano in frigorifero, SLURP!

Ancora a combattere con raffreddore e tosse tutto il giorno e un po' di fastidio alla gola le prime ore della mattina, probabilmente dovuto più ad una notte senza bere e con respiro difficoltoso che ad un vero e proprio mal di gola.

Il peggio è che ora il mio bello sta come stavo io qualche giorno fa. Insomma gli ho attaccato questo maledetto malanno. Quindi siamo due malridotti in casa!

Questo malanno proprio non ci voleva, capitato in un momento sbagliatissimo, per tutte le cose che volevo fare, per tutti gli allenamenti pianificati che non ho potuto fare, per i giri che ho dovuto saltare ed infine per le gare di fine anno che ora non so se farò. Dopo l'Ironman 70.3 qui a Maiorca non ho più fatto gare, per vari motivi ma soprattutto per infortuni, però le ultime settimane le cose stavano andando meglio e all'inizio di novembre con il mio bello ci siamo detti che potevamo provare alcune gare verso la fine di dicembre, ero addirittura felice :-), ed ecco invece che veniamo "colpiti" da qualche bacillo malefico. Ma c'è di peggio, per cui non lamentiamoci tanto, aspettiamo ancora due giorni e vediamo, magari domenica sarò sulla linea di partenza :-).


Intanto domani e dopodomani in piazza c'è il mercato di Natale ed io andrò a fare un giro sperando di risolvere un po' di cose :-).

Da quando mi sono trasferita a Maiorca ho smesso di usare il forno. Mai usato neanche una volta e non mi manca! Una cosa in meno da pulire :-).

In questi giorni di "malattia" sono costretta a stare in casa più del solito e così mi sono dedicata a fare dolci. Quello che da tanto volevo provare è di cuocere i biscotti in padella. E vi dico si può fare :-).

Ho usato una ricetta semplice

150 gr di farina

50 gr di burro

30 gr di latte di riso (il latte normale va anche bene)

40 gr di sciroppo di agave (oppure usate lo zucchero)

una puntina di bicarbonato

Ho mischiato tutto, si può aggiungere più sciroppo di agave se si vuole averli più dolci (insomma è una questione di gusto), ho tagliato delle stelline con il tagliabiscotti e le ho poi cotte in una padella antiaderente a fiamma bassa per circa 4-5 minuti per lato.

Ecco, ci vuole un po' di pazienza davanti ai fornelli perché i biscotti si devono girare e si riesce a cuocerne pochi alla volta ma il risultato è buono, SLURP!

Il mal di gola si è trasformato in un raffreddore che però non mi sembra molto violento. Speriamo domani sia sparito o qualcosa di simile.

Io intanto ho fatto un po' due pazzie, giovedi mi sono riposata bevendo camomille nella speranza di far passare il mal di gola e poi, dal momento che non passava, venerdi e ieri sono uscita in bicicletta pensando che potevo sudarlo via questo mal di gola antipatico.

Lo so che probabilmente non ha senso quello che scrivo ma ho pensato che andando tranquilla non poteva diventare peggio.

Venerdi avevo deciso di seguire in MTB il mio bello che faceva 20 km di corsa, i 20 km che avrei anche io dovuto correre e ieri invece abbiamo fatto 70 km insieme con la bici da corsa. Spesso quando andiamo insieme tiriamo 5 km ognuno alternandoci, ed invece ieri lui ha tirato 10 km ed io 5 km così potevo riposarmi di più :-). Siamo comunque andati tranquilli anche se il mio battito cardiaco era un po' alto, probabilmente dovuto al fatto che non stessi tanto bene.

Poi ieri sera il raffreddore è peggiorato e ho pensato che probabilmente fare 70 km in bicicletta era stata una cretinata. Così oggi non sono uscita di casa...però vedo che anche stasera il raffreddore è peggiorato rispetto a quando era giorno...quindi credo che la sera il raffreddore peggiori con o senza allenamento.

La mia idea era di fare una gara il prossimo fine di settimana, speriamo di ritornare in piene forze in tempo :-).

Comunque bello vedere i campi in questo periodo ancora ricchi di colture (foto fatta mentre seguivo il mio bello che correva). Adoro i campi coltivati!

Eccolo qui!

Non abbiamo un "classico" albero di Natale. Prende spazio, soprattutto quando non si usa e prendono spazio tutti gli eventuali addobbi, spazio che in casa, negli armadi, non abbiamo. L'anno scorso siamo rimasti senza, quest'anno ho pensato di farne uno da muro.

Un pomeriggio alla fine di novembre sono andata a fare l'allenamento di corsa, gli intervalli 6x1000m lungo la strada di servizio parallela alla superstrada/autostrada. Avevo già da un bel po' deciso che avrei fatto un albero a muro e ogni volta mi dicevo "devo andare a procurarmi dei rami" ma non lo facevo mai, novembre stava arrivando alla fine ed io eri lì senza rami. Quel giorno, durante l'allenamento, avevo notato che i platani lungo la strada erano stati potati e i resti giacevano belli, belli, lì sulla strada :-) che fortuna!

Finito l'allenamento mi sono messa lì a scegliere dei rami abbastanza lunghi per poi poterli segare della misura esatta. Ci avevo perso un bel po' di tempo perché non avevo nessuna intenzione di tornare a cercarne degli altri. Trovati quelli che pensavo facessero al mio caso li ho fatti miei :-) e ho corso i restanti 3,5 km rimasti per raggiungere casa con un fascio di rami nelle mani...ho incontrato anche altri corridori che chissà cosa hanno pensato :-).

E così li ho segati della misura adatta da 60 cm il più lungo a 23 cm il più corto.

Li ho messi insieme con uno spago ad una distanza di circa 15-23 cm per ottenere un albero alto 1,20 metri misurato dalla punta (di spago) al ramo più basso.

Volevo pochi addobbi, niente che dovessi comprare e così la scelta è caduta sulle pigne...che ne ho sempre un po' in casa, le quattro palline rosse, tre con campanellini, che ho recuperato da pacchetti regalati a me, il mio bello, mio fratello e così via (quando vedo qualcosa che si può recuperare io recupero :-)) e poi ho fatto delle stelle con il fil di ferro "ricoperte" con un filo dorato che avevo e che credo abbia almeno 30 anni se non di più (sicuramente di più) che mamma aveva usato quando mi aveva fatto un cappellino di lana bianco con una striscia dorata, lo ricordo, magari sta ancora a Roma :-).

La stella in cima all'albero è un regalo di Natale ricevuto dalla mia superamica Maria fatto da sua sorella Chiara, una artista artigiana bravissima...ecco ragazzi, quando arriva il Natale o anche per le altre occasioni scegliete se possibile regali da artigiani, sostenete le piccole attività :-).

Ed ecco il mio albero di Natale pronto!

Porca miseriaccia ho il mal di gola!

Se mi ricordo bene da gennaio 2017, da quando mi avevano operata per l'infezione, non avevo avuto più niente, mai un raffreddore, mai un mal di gola. Ieri sera, dopo aver fatto l'allenamento di corsa è cominciato il dolore, stanotte ho avuto difficoltà a dormire e durante il giorno è solo diventato peggio. Febbre, mal di testa e mal di orecchie. Dopo l'operazione il chirurgo mi disse "almeno ora sai riconoscere i sintomi di un'infezione se senti qualcosa di simile vai al pronto soccorso"...gli ricordai che io mi ero rivolta più volte ai medici e anche al pronto soccorso che mi aveva rimandato a casa, erano stati loro a non riconoscere l'infezione e a mandarmi quasi all'altro mondo. Comunque sia, ieri cercavo di capire se il dolore era come quello di tre anni fa, non so ma a me questo sembra un semplice e doloroso mal di gola, vedremo come andrà.


Ma dove ho preso i bacilli?? Cerco di starci attenta, non frequento gente, ma proprio nessuno, certo sono costretta ad andare a fare la spesa e qualche volta mi metto a parlare con chi incontro e conosco, qualcuno mi avrà trasmesso qualcosa e poi il freddo, gli allenamenti...quando ho bucato sono stata 40 minuti ad aspettare che il mio bello mi recuperasse, ero sudata, tirava un vento tremendo e sono morta di freddo, quando era arrivato tremavo. Sarà stato tutto questo, porcaccia la miseraccia.

Quello che mi dispiace di più è che non mi posso allenare :-(. Oggi abbiamo avuto una bella giornata di sole e dopo tre giorni con pioggia, quando comunque sono riuscita ad allenarmi, volevo fare un giro un po' più lungo in bicicletta, ma niente, il mio bello è uscito da solo e io mi sono messa a letto.


Domani erano previsti 20 km di corsa ma credo proprio che non potrò farli. Speriamo passi presto.

Questa è una "ricetta" semplicissima e velocissima. In realtà chiamarla ricetta è assurdo. È più una soluzione carina e dolce da aggiungere alla dolcezza della frutta:-)

Sbucci dei mandarini e scegli gli spicchi che più ti piacciono per forma e dimensione :-).

Sciogli sulla fiamma lentissima del *cacao puro o crudo o fave di cacao quello che in inglese viene chiamato cacao nibs*, un po' di olio di cocco e di sciroppo d'agave per dargli dolcezza.

Poi immergi, uno ad uno, la punta degli spicchi di mandarino, fai sgocciolare qualche secondo e metti a solidificare e le dolcezze sono pronte! Io poi le ho conservate in frigorifero.

Naturalmente si può fare anche con **il cioccolato in tavolette** magari di sapori diversi e allora non c'è bisogno né di olio di cocco né di sciroppo d'agave, soluzione più veloce...ma meno salutare :-).

*le fave di cacao o cacao nibs sono cacao puro che ha mantenuto intatte tutte le caratteristiche nutrizionali del cacao e non ha zuccheri aggiunti

**il cioccolato che compriamo in tavolette invece si ottiene dalla macinazione delle fave di cacao e dai successivi processi di raffinazione con l'aggiunta di zucchero e altri ingredienti

Abbiamo avuto più di una settimana di bel tempo, bello ma proprio bello. Sole e caldo.

Sabato, ultimo giorno di novembre, sono andata a Port d'Alcudia per una passeggiata e i gradi superavano sicuramente i 25. Ho visto gente in acqua e molti di quelli che non erano in mare giravano in calzoncini, maniche corte e sandaletti. Mi è proprio dispiaciuto non essermi organizzata per poter fare una nuotata, ho visto su instagram che ci sono triatleti che ancora si stanno allenando in mare :-).

Comunque sia, io mi ero coperta troppo, avevo addirittura messo sciarpa e cappello di lana (fatti da me) e dopo qualche passo ho dovuto toglierli.


Stanotte invece sono stata svegliata dalla pioggia scrosciante che batteva contro le persiane. Secondo le previsioni avremo altri due giorni di tempo così così per poi giovedi tornare a vedere il sole.

Oggi però alla fine si è stato meglio di quello che le previsioni ci avevano fatto credere e tra le nuvole abbiamo visto il tondo giallo :-). Io sono uscita per 10 km di corsa che sono stati superfaticosi a causa di un vento tremendo ma li ho fatti.

Domani staremo a vedere se si potrà uscire in bicicletta o sarà di nuovo corsa...ahhh quanti problemi :-).

Primo dicembre ed è ora di entrare in atmosfera natalizia. Il tanto temuto Natale, con tutto quello che si porta dietro, cibo in eccesso, spese inutili e spreco generale, si sta avvicinando e malgrado ogni anno mi dica di rimanerne fuori anche quest'anno non ci riuscirò.

E così ho fatto già i miei passi e preparato la  mia ghirlanda di Natale!

Con il fil di ferro ho creato tre cerchi uno di pochissimo più grande dell'altro, con le forbici ho ricavato stelle di due dimensioni diverse dalle pagine della rivista e dai filtri per il caffé e con la colla le ho attaccate al fil di ferro.

Ho frugato nella scatola e nei barattoli dei nastri, tutti rigorosamente recuperati da pacchi, pacchetti, pacchettini e bomboniere, e trovato uno verde che poteva andar bene come fiocco, ho fatto un nodo e l'ho messo lassù in cima.


Ed eccola pronta! Ora devo solo trovare il modo di attaccarla alla porta di casa...che di buchi, come sapete, non ne voglio fare nei muri figuratevi in una porta :-).