Lunedi durante la fisioterapia ho finito il libro che stavo leggendo e prima di pranzo sono corsa alla biblioteca per restituirlo e prenderne un altro.

Ho finito il libro nel bel mezzo della magnetoterapia, la prima terapia che faccio durante il giorno. Mi rimanevano svariati minuti da occupare durante il resto della magneto, del laser e delle microonde.

Mi sono messa a pensare, a quanto sia perfetto avere la biblioteca così vicino casa, giro due angoli e sono là, 140 metri e ho a disposizione tantissimi libri. E ancora una volta, dopo quasi due anni di vita a Maiorca, sono contenta della nostra scelta di vivere centrali :-).

Non ho cambiato la mia strategia, entro, vado alle mensole dove espongono i suggerimenti di lettura e cerco i libri in castigliano. Leggo la quarta di copertina e se è qualcosa che penso di poter leggere lo faccio mio. Procedura abbastanza semplice :-).

Anche se poi così semplice non è perché negli ultimi tempi vedo che aumentano le proposte in catalano e diminuiscono quelle in castigliano.

Certo potrei decidere di andare al piano di sopra e cercare altri libri ma mi sembra un'impresa mastodontica.

Cioè, entro in biblioteca con zero idee su cosa leggere, mi affido alle loro proposte. Salire al piano di sopra vuol dire avere almeno un'idea della "materia" che si vuole leggere, dell'autore e ancor meglio avere un titolo preciso di cosa si stia cercando. Lo facevo all'inizio, ve l'ho raccontato, seguo blog italiani di amanti della lettura che danno tantissimi suggerimenti. Leggevo nei loro blog qualcosa che credevo potesse interessarmi, cercavo il corrispondente titolo spagnolo (se c'era) e con la lista di più proposte andavo alla biblioteca.

Ha funzionato con un solo libro "Pane al limone con semi di papavero", ambientato a Maiorca e che vi consiglio di leggere :-). Per il resto niente, non avevano mai quello che cercavo. Ho cambiato strategia e vado avanti con quella di adesso.

E così lunedi sono uscita con il titolo La librería de los corazones solitarios di Robert Hillman, le solite tre settimane di tempo per leggerlo. E prima di uscire ho detto alla bibliotecaria di cambiare un po' di proposte e di mettere più libri in castigliano...che tra tre settimane sarò di nuovo lì :-).

WOW che zuppa! Che profumo! Che sapore!

Sono amante delle zuppe e malgrado la stagione calda si stia avvicinando a grandi passi e alcuni giorni siano ormai con tantissimi gradi sopra lo zero ancora vado di zuppe fumanti. Ho provato questa di pesce al profumo (e sapore) di zafferano e me ne sono innamorata.


Le quantità sono un po' ad occhio, tranne quelle di pesce che sapevo benissimo quanto ne avevo, e sono bastate per due persone :-).

Come sempre sono alla ricerca di idee e ricette mai provate così se avete suggerimenti per zuppe deliziose fatemelo sapere nei commenti, grazie :-).

Vi presento le prime gallinelle sedute che ho cucito :-).


E poi quelle in piedi che in realtà sono da appendere perché in piedi da sole non ci stanno.

Sono destinate al negozio con cui collaboro e dovrei riuscire a consegnarle appena la proprietaria torna dalle ferie.

Di quelle sedute ho fatto due coppie e una famigliola, con il piccolo che può essere usato anche come portachiavi :-). E se guardate bene il piccolo ha preso un po' dalla mamma e un po' dal papà :-).


E quelle in piedi sono solo le tre della foto qui sotto.


Questi lavoretti di cucito creativo sono un buon modo per riprendere in mano la macchina da cucire e fare lavoretti semplici e "veloci". Per quelle sedute si parte da un rettangolo di stoffa di 12 x 24 cm (per le più grandi) e per quelle appese si fa un triangolo con base 12 cm e altezza 14 cm....il becco e la cresta si cuciono insieme al corpo con la macchina da cucire ma poi per il resto ci vuole pazienza ad attaccare tutti gli altri pezzettini.

Su internet si trovano tantissime idee e modelli diversi ed io sto già lavorando ad altre.

I giorni volano veloci e io sono bravissima a riempirli con tutti i miei interessi.

Sto continuando con la fisioterapia e di ritorno dall'ospedale mi fermo al negozietto per comprare pane, frutta e verdura.

L'altro giorno ho comprato un po' più di arance di quello che faccio di solito. Ci eravamo detti di provare a fare la marmellata di arance. Avevamo letto una ricetta che diceva "facilissima da fare"  con solo due ingredienti, arance e zucchero, ed indicava anche poco zucchero se confrontato con altre ricette, 200 gr di zucchero per 1 kg di arance.

Sarà pure una ricetta facilissima ma la marmellata non è venuta. È rimasta troppo liquida. Qualcosa è andato storto e mi domando se non sia stato il poco zucchero. Ora è come una coulis (non filtrata) alle arance buonissima e per i miei gusti molto dolce per cui mi domando come possa essere una marmellata fatta con 1 kg di zucchero per 1 kg di arance, come ho trovato in altre ricette. Dolcissima ed impossibile da mangiare, mi viene in mente.

Comunque sia ora sto pensando cosa farci, se le gelatine, usarla per la panna cotta o mangiarla a cucchiaiate. Anche se devo sbrigarmi a decidere e magari fare tutte e tre le cose perché credo che possa andare a male in poco tempo.

Durante la fisioterapia, che viene fatta con le macchine, ho l'opportunità di leggere. Sto cercando di finire il libro preso in prestito un po' di settimane fa, pochi giorni rimasti e poco meno di 100 pagine, se mi metto sotto ce la faccio.

Mi sto dedicando al cucito creativo ed invece non lavoro a maglia da un po' di settimane, anche se ieri sera mi è tornata la voglia e mi sono messa su internet a cercare nuove idee e nuovi progetti, vediamo se ricomincio.

Faccio dolci, più di quanti dovrei, però ora che ho iniziato è difficile fermarmi :-).

E naturalmente mi alleno, gli allenamenti di bici e nuoto vanno bene e speriamo il piede torni a posto così da poter cominciare a correre di nuovo.

A proposito di allenamenti, vado che ho un giro in bici da fare :-). Buon pomeriggio!

Un po' di giorni fa ho finalmente fatto il classico ciambellone allo yougurt. Il ciambellone della mamma, quello con cui sono cresciuta e che si può variare a piacere, aggiungere polvere di cacao, scaglie di cioccolato, frutta secca.

Da poco ho ricominciato ad usare il forno e mi accorgo di aver scordato tutto. Fare dolci è un po' come allenarsi, bisogna farlo spesso per ottenere buoni risultati :-).

Inoltre cambiando di nuovo paese mi ritrovo nuovamente a dover capire quali prodotti vanno bene per fare cosa.

Ho fatto un dolce di mele qualche giorno prima di fare questo ciambellone, buonissimo, l'abbiamo mangiato tutto in poche ore ma non era cresciuto molto. La ricetta diceva una bustina di lievito. Io ho messo una bustina di lievito senza pensare che ci sono bustine e bustine, cioè bustine di diversi pesi e così mentre la bustina di lievito della ricetta era di 15 grammi quella che avevo comprato io era di 8 grammi.

E così per questo ciambellone sono stata attenta, ho messo i 15 grammi indicati nella ricetta della mamma ed il ciambellone è cresciuto, è cresciuto bene, è diventato bello e sapeva di buono.

In una zuppiera mettere lo yogurt, l'olio, lo zucchero e mescolare, aggiungere un po' di farina, le uova e altra farina e continuare a mescolare fino ad ottenere un impasto morbido. Aggiungere setacciandolo una bustina di lievito.

Versare il composto in uno stampo imburrato e infarinato (io ho uno stampo di 23 centimetri di diametro) e mettere a cuocere nel forno preriscaldato a 180 gradi per 45 minuti e forse qualcosa di più, fare la prova stecchino per essere sicuri che sia cotto e pronto per essere sfornato.


Poi naturalmente se piace si può spolverare con un po' di zucchero a velo :-). SLURP!

Per stamattina avevo programmato di andare al mercatino dell'usato per cercare di liberarmi di altre cose. Tutto è ancora in macchina, non la scarico perché è un lavoraccio e così resta piena da un sabato ad un altro.

Però già ieri sera sentivo che non mi andava molto. Mi sto alzando presto ogni giorno per andare a fare fisioterapia e i due sabati passati, tornata dal mercatino dopo le due del pomeriggio, mi sentivo stanca, dovevo pranzare e uscivo tardi per l'allenamento, insomma perdevo tutto il sabato.

Per oggi era prevista una bella giornata di sole e stare ore al mercatino non mi sembrava così allettante ed infatti stamattina appena alzata ho visto il sole splendere e non sono andata.

Abbiamo fatto la spesa, siamo andati al nuovo negozietto, pranzato e poi siamo usciti in bici per un giro tranquillo. In calzoncini corti :-). I campi fioriscono

e quando mi sono fermata si sono avvicinati velocemente loro, i miei due nuovi amici per giusto il tempo di una foto :-).

Molto meglio di una mezza giornata passata al mercatino!

Frugando tra le cose della cucina ho ritrovato gli stampini a cuore che avevo comprato in Svezia.

Non so quanto facile sia trovarli in Italia o in altri paesi ma in Svezia è facilissimo perché sono indispensabili per fare uno dei classici dolcetti svedesi, i cuori alla vaniglia, o Vaniljhjärtan come si chiamano in svedese.

Fatti in Svezia più volte ho deciso di riprovarci anche qui e giusto giusto in tempo per San Valentino :-).






Ho tirato fuori l'impasto dal frigorifero, l'ho "formato" dentro gli stampini oliati (ne sono venuti quattro con un po' di avanzo che mi sono mangiata :-)), riempito con la crema e decorato con un cuore fatto con lo stesso impasto.

Messo a cuocere in forno preriscaldato a 200 gradi per 20 minuti circa.


Ed il mio San Valentino è salvo :-).

Il nostro ciclamino si è ripreso e fiorisce allegramente. 

A dicembre era ridotto male e ci chiedevamo se sarebbe sopravvissuto all'inverno maiorchino. Siamo ancora in inverno (un caldo inverno, oggi abbiamo superato i 20 gradi) e lui si sente sempre meglio. Anche noi devo dire :-).

Oggi ho preso un giorno di riposo dagli allenamenti, ma non da tutte le mie altre attività giornaliere.

Alle 8.30, ogni mattina, ho fisioterapia. Ho fatto oggi il mio ottavo giorno, ne sono rimasti 12. Tornando dalla fisioterapia mi sono fermata in un nuovo negozietto che hanno aperto meno di due settimane fa. Non ha ancora l'insegna ma sullo scontrino sta scritto Fruites & Flors. Uno di quei negozietti che piacciono a me, con frutta e verdura di stagione e in gran parte di produzione maiorchina, legumi, semi, frutta secca ecc. sciolti, ti servono solo 10 grammi, vai lì e li compri, prodotti bio (e non), fiori, piante e prodotti di artigianato...a soli 140 metri dal portone di casa, naturalmente sarà un altro dei negozi che "sponsorizzerò"...ho già iniziato :-).

Poi mi sono messa a fare i cuori dolci con crema di vaniglia per San Valentino, ed il pranzo.

Ho cucito un po', finito alcune gallinelle che lascerò al negozio, le ho fotografate :-) ed iniziato un altro tipo...di gallinelle. Sono andata avanti con il libro che sto leggendo in questo periodo ed infine fatto ginnastica e allungamento.

Naturalmente durante la giornata ho parlato con il mio bello, detto cose più o meno serie seduti in terrazza al sole. Ho avuto anche tre telefonate! Una con la mia amica svedese Britt-Marie e ho constatato che ancora posso parlare in svedese :-), un'altra con mamma e l'ultima con mio fratello.

Ora ho preparato le cose per il pranzo di domani, mi rimane da stendere una lavatrice che sta per finire, guardare il telegiornale svedese, quello spagnolo e poi via a letto che domani mi alzo presto per andare a fisioterapia e una nuova fantastica giornata inizierà.

Eccole qui le mie belle gelatine a forma di cuore.

Le avevo fatte già una volta in Svezia, ora in occasione di San Valentino mi sono venute in mente di nuovo e ci ho riprovato, con una ricetta un po' diversa

Mi sono fatta coraggio così, pensando al poco vento e sono uscita per questi "amati" 70 km con la bicicletta di triathlon.

La questione "tira vento-non tira vento" è una questione giornaliera per me. Controllo sempre le previsioni e decido cosa fare e dove andare. Quando mi dico "non tira vento" significa che potrebbe essere una buona giornata.

Su un'isola di queste dimensioni il vento tira sempre, sempre, anche quando dico che non tira, è solo che quelle volte che lo dico tira meno. E allora prendo la bicicletta di triathlon e mi dirigo verso il solito percorso, andata e ritorno sulla stessa strada, verso la costa e una volta lì, anche se il vento non tira c'è un vento tremendo, ma meno del solito.

Arrivo ai piedi della montagna, giro la bici, faccio una foto o due o qualcuna in più :-) e torno. Sole, caldo, meno vento del solito e calzoncini corti.

Mi è sembrato un 11 febbraio perfetto :-).

Stamattina, amici miei, mi sono dedicata alla cucina.

Oltre al pranzo, che per noi è stato un piatto di pasta con gorgonzola e noci, punto, ho fatto un dolce di cocco e una torta rustica con funghi e spinaci venuta buonissima...anche il dolce di cocco è venuto buono ma di quello avevo quasi la certezza mentre della torta rustica l'insicurezza.


L'avevo già fatta due giorni fa, con una base diversa da quella fatta oggi e non mi era piaciuta molto. Oggi ci ho riprovato cambiando la base e questa volta sono molto soddisfatta.

Ho messo tutti gli ingredienti in una ciotola e lavorato. Ho dovuto aggiungere un po' alla volta altra poca farina fino a quando l'impasto non si è attaccato più alle dita.
Ho poi messo l'impasto a riposare in frigorifero per due ore.

Ho sbattuto con una forchetta l'uovo con la panna.

Tirato fuori l'impasto dal frigo l'ho steso in una tortiera (di 23 cm di diametro) precedentemente oleata. Ho cosparso l'impasto prima con un po' di formaggio gouda grattugiato, poi con il mischio di funghi e spinaci, ho poi versato l'uovo con la panna e per finire cosparso di nuovo con il formaggio grattugiato.


Messo in forno preriscaldato a 180 gradi per 45 minuti. Buona!


Proverò sicuramente altre torte rustiche prima dell'arrivo del caldo insopportabile che mi impedirà di usare il forno. Voi che suggerimenti avete? Che torte rustiche/salate siete soliti fare? Come fate la base?

E così oggi sono tornata a vendere al mercatino dell'usato a Port d'Alcudia.

È organizzato dai proprietari (inglesi) di un bar. Durante parte dell'autunno e per tutto l'inverno, quando qui non è stagione turistica, o almeno non quella del turismo di massa, il bar resta chiuso ed il sabato mattina dalle 8.30 alle 13.30 mettono a disposizione il grande patio con piscina per il mercatino dell'usato.

Non si deve prenotare il posto, basta arrivare e mettersi dove c'è spazio, partecipare costa 2 euro e se si è disposti a vendere a poco si vende molto. Sono riuscita a vendere sia sabato scorso che oggi.


Ho capito che vendere indumenti/vestiti e scarpe (anche se un paio di scarpe ed alcune magliette sono riuscita a venderle) è difficilissimo soprattutto per le taglia, più volte oggi mi è stato chiesto se ho solo cose "così piccole" o scarpe così grandi :-). Ora io non credo di essere così minuscola ed avere piedi da gigante però è anche vero che molte donne sono più abbondanti di me e hanno piedi piccoli :-).

Gli zaini sono andati "a ruba", ne avevamo molti, soprattutto zaini delle varie gare di triathlon che abbiamo fatto e che fanno parte del pacco gara. Sembra che il fatto che ci fosse il nome della gara su di essi non abbia disturbato affatto, li ho venduti.


Ho venduto anche un tappeto dei tre tappeti che avevamo. Sono nuovi e mai usati. L'appartamento che abbiamo comprato era nuovo, nessuno ci aveva abitato prima di essere venduto ed in occasione della vendita era stato fatto lo styling di esso. Poi tutte le cose sono state lasciate nell'appartamento e così noi oltre ad essere diventati proprietari dell'appartamento abbiamo anche "ereditato" tutto l'arredamento...che in realtà ci ha fatto molto comodo dal momento che poi abbiamo dovuto comprare pochissimo per riuscire a viverci comodamente :-).

Vi ho già raccontato in questo post come la penso sui tappeti qui a Maiorca. Io ed il mio bello siamo arrivati ad un compromesso e deciso di avere un solo tappeto, quello sotto il divano, gli altri li ho tolti subito e messi in un armadio. Ora, dopo quasi due anni a Maiorca, è arrivato il momento di liberarsene. Il più grande sono riuscita a venderlo.

Ho venduto un po' di altre cose e le due giornate sono state produttive sia dal punto di vista economico che per quello che è l'obiettivo principale, possedere il meno possibile e soprattutto eliminare quello che non ci serve e che non utilizziamo.

Per ora ho lasciato quello che resta in macchina, vediamo se il prossimo sabato ci riprovo.

L'altro ieri, dopo tre mesi, sono tornata a nuotare, in piscina che in mare fa troppo freddo.

Il primo novembre era stato il mio ultimo giorno di nuoto in mare, ed in realtà speravo di poter nuotare più volte ancora prima dello stop. Ma era arrivato il "freddo" e abbiamo rinunciato al nuoto in acque aperte.

Abbiamo fatto una "lunga" pausa e due giorni fa ho ricominciato con 2000 metri in piscina, BANG!


Il 14 gennaio, prima di riprendermi mal di gola e raffreddore (o forse l'ho preso proprio là in ospedale) sono andata dal traumatologo per il mio tallone. La visita è stata velocissima e quello che ha fatto è stato constatare che ho una talalgia, cosa che già sapevo, ma questa constatazione era necessaria perché potessi essere ammessa alla fisioterapia.

Poi mi sono ammalata e i giorni sono passati. Fino a ieri quando ho avuto la visita con la fisioterapista e subito dopo, dato che avevo tempo, ho cominciato la fisioterapia, magnetoterapia, laser e un'altra cosa che fa calore :-), devo chiedere il nome.

La fisioterapista mi ha consigliato anche di andare da un podologo per fare i plantari, ed è una cosa che probabilmente farò dal momento che vorrei evitare che il problema al tallone torni...se mai riuscirò a farlo sparire.

Per cui per ora stop con la corsa, camminate, trekking e via libera al nuoto e alla bicicletta. Dai che passa anche questa :-).

2 febbraio e siamo usciti in bicicletta per fare 100 km e sono venuti fuori 100.8 km, perfetto!

Siamo in pieno inverno ma oggi è stata una giornata estiva se fossimo stati in Svezia e primaverile per essere qui a Maiorca. Ho sentito che anche da voi in Italia in molti posti non si scherza e le temperature in questi giorni stanno superando i 20 gradi! Qui c'è chi ha parlato di 26 gradi.

Intanto noi siamo usciti in calzoncini e maniche corte ed è andata benissimo.

Fiorisce, ma tanto qui fiorisce tutto l'anno. E fiorisce anche la colza che in Svezia, lì al sud dove abitavo, fioriva a maggio.

Alla fine del giro siamo andati "per campi", ossia sulle strade asfaltate tra i campi per godere dei colori delle colture ben organizzate.

Ahh quanto mi fanno venir voglia di avere un orto cittadino, ma no! Oriana non ci pensare proprio!

Febbraio e siamo nel mese con il giorno degli innamorati.

Domenica scorsa mi sono messa a "cucire" gli addobbi di San Valentino per appunto addobbare il negozio di cui vi raccontavo qui.

Amo le cose semplici e questo negozio ha vetrine/finestre grandi così ho pensato di fare dei semplici fili di cuori di carta, rossi, rosa a più toni e bianchi cuciti con filo rosso. Prima di portarle in negozio le ho appese in casa per fare le foto.

Alcuni cuori li ho cuciti per essere appesi in verticale



ed altri in orizzontale, così da poterli appendere in due maniere differenti.



Quelli in verticale hanno 20 cuori ciascuno e quelli in orizzontale hanno alcuni 25 cuori, quelli per la vetrina più piccola, ed altri 40 cuori, per la vetrina più grande.

Poi non contenta e per usare al massimo la carta e sprecare il meno possibile mi sono messa a "tagliare" cuori più piccoli. La vetrina più grande del negozio ha delle mensole dove esporre gli oggetti, ho pensato che questi cuoricini li può mettere come coriandoli sulle mensole :-).

Ho consegnato tutto e dato una mano per attaccare le ghirlande...che ora stanno carine carine nelle vetrine per i prossimi 13 giorni :-).



** Questo è un appunto per me, me lo sono già scritto sull'agendina ma poi non lo ritroverò e allora lo scrivo anche qui. La mia macchina da cucire ha, tra le altre cose, tre "rotelle" (so il nome svedese ma non in italiano :-)) la prima rotella a sinistra l'ho messa sul 2, quella di mezzo sul 2 e quella di destra sul 3. Ok, così se devo/voglio rifarle ho qui i parametri**