Verso Rügen

luglio 01, 2018

NOOOOOO...FATEMI SFOGARE...NON VOGLIOOOO!

Ok, mi sono sfogata!

Ieri, in attesa di fare l'allenamento di bici
La disperazione di ieri mattina :-)
Domani parto per Rügen nel nord della Germania. Sul mar Baltico è l'isola della Germania più grande per estensione con il parco nazionale più piccolo della Germania.

Ci vado naturalmente per lavoro perché altrimenti per il momento non mi schioderei da Mallorca :-).

Volo a Copenaghen (Danimarca) da lì prendo il treno per Trelleborg (Svezia) e poi la nave per Sassnitz (Germania), che sta sull'isola di Rügen, poi un tratto in macchina fino ad arrivare all'albergo. Partenza 7.30 da casa arrivo a Sassnitz 22.15 e all'albergo non so. Esattamente stessa tratta ma al contrario e con altri orari per tornare a Mallorca. All'andata ho alcune ore di attesa a Trelleborg e un programma "fitto" di cose da fare ed eventualmente comprare, che qui non le trovo :-). Il ritorno invece sarà una lotta contro il tempo per riuscire a prendere il treno e poi l'ultimo aereo della sera per Mallorca. Che se lo perdo mi aspetta una nottataccia di attesa all'aeroporto!

E i giorni tra l'andata e il ritorno li passo a visitare posti turistici dove i boschi di latifoglie cercano di sopravvivere alle ondate (barbare) di turisti :-). Diciamo che il mondo forestale e della gestione forestale con le sue problematiche è un mondo sconosciuto ai più. È tanta la gente che crede che gli alberi semplicemente stiano lì, senza nessun problema. Molti che credono che una foresta valga l'altra, che insomma tutte sono suppergiù uguali, un ammasso di alberi solo alcune volte un po' diversi tra di loro, che problemi possono avere?? Certo ogni tanto si sente parlare di qualche parassita o di incendi e ci si dispera ma poi i problemi quotidiani sono altri, si crede, senza pensare che la scomparsa delle foreste sia uno dei problemi principali per il pianeta. La gestione del turismo nelle foreste è una problematica in alcuni casi difficile da comprendere.

Per 15 anni in Svezia ho lavorato a più livelli con il bosco. La legge forestale svedese ha due grandi obiettivi produzione e protezione ma si lavora sempre più con l'importanza del bosco per la ricreazione. Il mio lavoro è stato prevalentemente concentrato sulla gestione delle foreste per fini produttivi connesso naturalmente alla legge forestale ma da due anni 50% del mio tempo è stato dedicato alla funzione ricreativa del bosco e a come conciliare le esigenze di gestione ed ora che sono a Maiorca mi dedico totalmente alla ricreazione, e non solo per lavoro :-).

Sono in programma visite al parco nazionale di Jasmund (il più piccolo parco nazionale della Germania), al centro visite di Königsstuhl, al Naturerbe Zentrum, alla riserva della biosfera e magari qualcos'altro.

Un programma interessante, ma io, come ho scritto più volte, non amo viaggiare per lavoro e i giorni prima dei viaggi li vivo con stress. È una cosa che non riesco a controllare. Ieri mattina mi sono svegliata con l'angoscia alla sola idea di dover partire e mentre aspettavamo il nostro amico per l'allenamento di bici proprio non riuscivo a pensare ad altro. Poi è passata. Oggi mi sono svegliata di nuovo con l'angoscia e così quello che ho fatto è di bere un po' di acqua e uscire direttamente per l'allenamento di corsa prima di fare colazione. Forse l'allenamento è stato troppo corto :-) perché non è passata. Dopo colazione mi sono allora messa a dormire in terrazza e ho ottenuto il risultato sperato.

Una notte ancora e poi parto e già non vedo l'ora di tornare :-).

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3 Comments

  1. Dai, passerà presto, che neanche te ne accorgi... e sarai indietro a Mallorca! :D

    Sai che mi viene da chiederti una cosa, adesso che hai spiegato un po' il tuo lavoro in questo post?

    Due o tre settimane fa nella mia università si sono messi ad abbattere tutti i pioppi, perché (almeno questa è la scusa ufficiale) visto che ci sono questi pollini cotonosi e che sono vecchi di vent'anni e che si avvicina la stagione calda aumentano molto il rischio d'incendio. Non so, non mi convince pienamente.
    I pioppi sono dappertutto, nel nostro campus (direi, almeno la metà degli alberi sono pioppi belli alti) e nei campus universitari vicini...
    Secondo me è più facile che uno delle cariche alte abbia qualche allergia al polline (o ce l'abbia qualche suo parente) che risolvono la questione in questi termini (lo so, lo so, non ho molta fiducia nell'integrità di chi sta in alto...).

    Secondo te, può essere un reale pericolo?

    Se è un reale pericolo, perché si sono mossi solo adesso?

    Soprattutto, perché non hanno mandato alcun avviso ufficiale come sono soliti fare in altre occasioni (tipo, interruzione temporanea dell'acqua per lavori, pianificata... come può essere una cosa del genere, l'abbattimento di TUTTI i pioppi del campus, una cosa NON PIANIFICATA?)

    Tu, a parte l'aspetto organizzativo sospetto, mi confermi che i pioppi sono più pericolosi degli altri alberi nei climi caldi e secchi?
    Dicono che li sostituiranno con altri tipi di alberi "più preziosi". Secondo te è una roba sensata tagliare metà degli alberi tutti in una volta, e mettere nuovi alberi (se lo fanno davvero) a sostituire?

    (PS: scusa la domanda tecnica... e non preoccuparti di rispondere se non hai tempo!)

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    Risposte
    1. Difficile dare una risposta. Se avessero tolto i pioppi a causa di allergie non vedo perché avrebbero dovuto tenere nascosta la cosa e inventarsi la storia del rischio incendi. In fondo tu racconti che sono in un campus universitario quindi frequentato da molta gente. Se ci fossero state lamentele per allergie allora sarebbe stato un motivo valido per tagliarli.

      Se il pericolo incendi possa essere reale o meno non lo so, c'è già stato qualche incendio in passato? Che siano vecchi di vent'anni vuol dire che sono giovani, vent'anni non sono niente per gli alberi, così come per le persone :-).

      Magari erano malati? Ci sono diverse malattie o parassiti che attaccano i pioppi. Ma anche qui non vedo perché non avrebbero dovuto dire la verità. Ma poi di che pioppi si tratta? Il pioppo è un nome comune per molte specie diverse.

      Tu scrivi che hanno detto che li sostituiranno con alberi "più preziosi", ecco questo può essere un motivo. Nel senso che specie più "pregiate" potrebbero dare un "punto" in più al campo universitario, intendo dal punto di vista estetico, chissà. Sai che specie vogliono piantare?

      Per quanto riguarda il tagliare tutti gli alberi in una volta o meno. Allora se la ragione è il rischio di incendio sì, perché lasciarne alcuni, se la ragione sono le allergie, sì, perché lasciarne alcuni. Se si vuole fare un cambio di specie allora sì, non c'è ragione di mischiare la specie nuova con la vecchia che non si vuole più, inoltre fare tutto il lavoro in una volta costa meno che in più volte. Non so se parli di filari o di gruppi di alberi ma per esempio nei filari si vuole normalmente avere alberi della stessa dimensione per cui la cosa da fare è di piantarli tutti allo stesso momento.

      A questo punto però voglio fare una precisione :-). Io come forestale ho lavorato sempre con il bosco e le foreste e non con gli alberi ornamentali di parchi, giardini, strade, ecc. Le formazioni forestali si gestiscono diversamente dalle piante ornamentali. Non mi sono mai occupata di gestione di parchi e simili. Quando si tratta di alberi ornamentali in luoghi pubblici le ragioni per dover tagliare alberi possono essere varie.

      Ti faccio un esempio, ora che mi occupo di turismo in bosco, che bada bene non è turismo nei parchi, diverse parti di bosco anche se della stessa specie si gestiscono diversamente a seconda se siano vicino ai sentieri o non. La parte vicino ai sentieri si gestisce principalmente per evitare "incidenti" con i turisti e per dare l'aspetto che si desidera al bosco e per regalare un'esperienza indimenticabile, o quasi :-), si tagliano gli alberi malati per paura che possano improvvisamente cadere su qualche turista, si può in alcuni casi ripulire il sottobosco per dare un'impressione più ordinata, insomma si fanno specifiche operazioni forestali atte a raggiungere lo scopo desiderato. Nei boschi produttivi la gestione è naturalmente diversa.

      Tutto quello che si fa con gli alberi nei parchi o in altri luoghi pubblici non ha niente a che fare con la gestione forestale. Credo che ci siano molti architetti del paesaggio che lavorano con queste problematiche.

      Lo so che molti pensano albero=foresta, ma la realtà è che un albero non fa una foresta, 10 alberi non fanno una foresta, neanche 20 alberi fanno una foresta.

      Poi se tu pensi che io per tutti questi anni ho lavorato con la gestione delle foreste in Svezia allora capisci che quando ho visto il tuo commento mi sono chiesta, pioppi? in un campus universitario?? in Turchia??? mmmmmmmmm :-)

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    2. Grazie per la tua risposta! Mi hai chiarito parecchie cose... e anche mi hai fatto presente cose che ignoravo totalmente, come per esempio "gestire boschi" molto diverso da "gestire alberi in parchi" etc.

      Ti dirò, secondo me lo hanno fatto per via delle allergie. Ma rimango stupita del fatto che non abbiano avvisato per tempo. Forse, semplicemente, tanti erano in vacanza dopo il Ramazan Bayram (la festa di fine Ramadan) e si sono... dimenticati! Lo so, lo so, a volte sono proprio zero-professionali.

      Una cosa che noto qui è che, a differenza delle aiuole che sono tenute curatissime da una squadra di giardinieri, gli alberi sono praticamente allo stato brado. Secondo me, progettazione zero, manutenzione zero. Tanti alberi sono malati. Alcuni, addirittura, pericolanti, ma non vengono abbattuti!!!!

      Per ora hanno tagliato (senza estirpare le radici) molti alberi ("pioppi", ma non so che tipo, perdono...) dentro il campus. Quando vado indietro, la prossima settimana, vedrò se ci sono altri cambiamenti importanti.

      Qui il suolo è "secco" e il clima tendenzialmente "arido", le piogge solo in primavera e autunno, d'inverno un mese di neve decisa (30-60 cm, ma questo inverno non c'è stata).

      Alberi il nostro campus ne ha, ma nella parte centrale sono piantati in qua e in là (no filari, e alberi diversi, tanti cespugli da fiore, tantissimi gli alberi da frutta, tutti non curati, lasciati allo stato brado, non li potano MAI). Nel territorio circostante ci sono pinete piantate a filari, credo qualche pino ma non ti so dire che tipo, fa le pigne e un polline giallo polveroso, che il vento fa uscire cospicuo quando è stagione: si vedono questi sbuffi di polline che viene rilasciato, molto interessante, io pensavo andasse grosso modo regolare, invece mi viene da pensare che la "ventata" attiva in qualche modo l'emissione di polline, che viene come "spray"-ato intorno, e poi trasportato dal vento.

      Bello comunque il tuo lavoro, prezioso... a me piace sempre un sacco parlare con chi ne sa di più di tante cose, così un po' imparo anche io :D

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