La storia infinita con la burocrazia sanitaria
novembre 17, 2018
Il primo grande errore, che poi ha scatenato un caos nella nostra posizione sanitaria, l'ha fatto la Svezia. Appena abbiamo comunicato il nostro trasferimento in Spagna ci hanno tolto direttamente la copertura sanitaria europea, senza battere ciglio, senza controllare i documenti.
Paghiamo le tasse che vengono trattenute mensilmente dal nostro stipendio, il nostro datore di lavoro paga i contributi sociali e loro ci cancellano dal sistema. Non esistiamo più! Dopo pochi giorni che eravamo in Spagna, invece di ricevere il foglio per la copertura sanitaria, ci arriva a casa una lettera che ci comunica, in parole semplificate, "cavatevela da soli!"
Inizia una serie infinita di scambi di telefonate e mail tra me e la Svezia e per fare una luuuunga storia corta vi dico che è dovuto intervenire il mio datore di lavoro che ha chiesto cosa di assurdo stessero combinando.
E così a luglio finalmente ci arrivano i fogli che dovevamo portare all'ufficio della seguridad social. Poi è stata un'altra luuuunga attesa e quando a settembre ancora non avevamo ottenuto risposta siamo riandati a quell'ufficio per chiedere spiegazioni. La nostra pratica ancora non era partita, due mesi dopo aver lasciato i fogli!! Ma ci assicurarono che ora, finito il periodo delle vacanze, tutto sarebbe andato veloce.
E infatti così è stato. Durante uno dei miei viaggi di lavoro, mentre ero via da Maiorca, ci arrivò la conferma che avevamo la copertura sanitaria.
Prendemmo finalmente l'appuntamento al centro sanitario di appartenenza per, di nuovo finalmente, prendere la tessera sanitaria spagnola. Arrivati là ci riceve un'impiegata che dopo aver guardato le nostre carte ci comunica che c'è un errore, non sa neanche lei quale ma quando mette i nostri dati nel sistema questo non gli fa "creare" la targhetta sanitaria. Telefona a qualcuno per chiedere spiegazioni e aiuto, legge un manuale, guarda i documenti che l'assistenza sanitaria spagnola ci aveva mandato e dice che sì dobbiamo avere questa benedetta tessera sanitaria ma che non sa perché ma non può crearla.
Ragazzi non vi dico la nostra frustrazione!
Ci dice che temporaneamente poteva darci un foglio in cui si dichiara che abbiamo diritto alla copertura sanitaria. Comincia la mia pratica, prende il mio passaporto svedese, la tessera della residenza, il NIE e il documento che dichiara dove abitiamo. Finito con me prende i documenti del mio bello, il passaporto svedese, ecc, ecc e riceviamo i nostri due fogli che attestano il diritto alla copertura sanitaria, ci dice poi di tornare a gennaio per cercare di risolvere il tutto. Usciamo da lì avviliti.
Dopo un po' di giorni ci mettiamo a sistemare tutte le scartoffie (che sono proprio tante!), il mio bello guarda i fogli e dice, qui c'è un errore, c'è registrato che sei nata in Svezia. Ho pensato che non fosse poi importante, di questa storia della copertura sanitaria non ne posso più. Poi guarda il suo foglio e dice, nel mio c'è registrato che sono nato in Italia e che ho la nazionalità italiana!!! Ma che cavolo!!
Ora mi domando, ma come è possibile??? L'impiegata aveva in mano tutti i nostri documenti, come è possibile che ci siano tutti questi errori?? Non si può neanche essere confusa con me mentre registrava il mio bello perché io qui sono registrata come svedese, il passaporto che uso è svedese, la nazionalità è svedese. Quando aveva finito la mia pratica mi ha restituito tutto e ha preso i documenti del mio bello dove l'Italia non è nominata da nessuna parte.
Mi sono fatta coraggio e sono quindi riandata al centro sanitario. Quel giorno c'era la stessa impiegata e si ricordava di noi. Le spiego il problema e lei mi dice "ma io questi dati li ho presi dal computer", le ho detto che non è possibile perché lui non è nato in Italia e non è italiano e non è mai stato italiano. Mi richiede tutti i documenti, li controlla e constata "hai ragione, non è italiano". Ma sembra che nel computer è registrato come italiano, mi dice che lei questi dati non può cambiarli e che quando torniamo a gennaio si può cercare di farlo nel database centrale. Mi chiedo ma come può essere stato registrato come italiano quando in nessun documento, ma proprio in nessuno, c'è scritto che è italiano???
Mi sono fatta coraggio e sono quindi riandata al centro sanitario. Quel giorno c'era la stessa impiegata e si ricordava di noi. Le spiego il problema e lei mi dice "ma io questi dati li ho presi dal computer", le ho detto che non è possibile perché lui non è nato in Italia e non è italiano e non è mai stato italiano. Mi richiede tutti i documenti, li controlla e constata "hai ragione, non è italiano". Ma sembra che nel computer è registrato come italiano, mi dice che lei questi dati non può cambiarli e che quando torniamo a gennaio si può cercare di farlo nel database centrale. Mi chiedo ma come può essere stato registrato come italiano quando in nessun documento, ma proprio in nessuno, c'è scritto che è italiano???
Poi le chiedo se è un problema che sul foglio della sanità ci sia scritto che è italiano e quello che lei fa un po' sbuffando è di cancellare con un rigo di penna "italiano" e scrivere "sueco".
Santo cielo ragazzi mi sembra una barzelletta! A quel punto non ho neanche detto che io non sono nata in Svezia, se serve lo cancello con la penna e scrivo Italia.
Però ragazzi malgrado tutte queste assurdità devo dire che il sistema spagnolo si è preso cura di me. Senza battere ciglio, senza dover pagare un solo euro (a parte l'ecografia alla spalla che ho deciso di fare privatamente per accelerare i tempi) mi ha sempre aiutato e le volte sono state molte di più di quelle che ho raccontato qui sul blog. Ogni volta che mi sono rivolta a loro mi hanno detto di non preoccuparmi, che le questioni burocratiche si sarebbero risolte e nel frattempo potevamo occuparci dei miei problemi. Un sogno!
E se siete arrivati a leggere fino a qua allora vi svelo anche che le foto che ho messo in questo post sono del paesino di Estellencs, nella Sierra de Tramuntana. Un paesino di circa 300 abitanti con una chiesa, una torre e un solo negozietto "Un Poc de Tot", adorabile. Lo abbiamo visitato a settembre di ritorno dal trekking a La Trapa.
Però ragazzi malgrado tutte queste assurdità devo dire che il sistema spagnolo si è preso cura di me. Senza battere ciglio, senza dover pagare un solo euro (a parte l'ecografia alla spalla che ho deciso di fare privatamente per accelerare i tempi) mi ha sempre aiutato e le volte sono state molte di più di quelle che ho raccontato qui sul blog. Ogni volta che mi sono rivolta a loro mi hanno detto di non preoccuparmi, che le questioni burocratiche si sarebbero risolte e nel frattempo potevamo occuparci dei miei problemi. Un sogno!
E se siete arrivati a leggere fino a qua allora vi svelo anche che le foto che ho messo in questo post sono del paesino di Estellencs, nella Sierra de Tramuntana. Un paesino di circa 300 abitanti con una chiesa, una torre e un solo negozietto "Un Poc de Tot", adorabile. Lo abbiamo visitato a settembre di ritorno dal trekking a La Trapa.
2 Comments
Il paesino visto da qui, così semplice semplice, sa di aria pulita e... mi riporta all'infanzia (-:
RispondiEliminaMa la burocrazia spagnola (o maiorchina che sia) mi sa che fa concorrenza a quella italiana!
O forse, come tante volte succede, dipende dalle persone che ci lavorano!!! )-:
Vabbè che anche quella svedese ci ha messo del suo! )-: Ili
Mi sa che un po' tutta la burocrazia fa cilecca, ovunque. Non ti credere che in Svezia sia stato molto meglio.
EliminaAmo i vostri commenti!