Il giardino botanico forestale di Marszewo

settembre 02, 2018

Oggi al giardino botanico forestale di Marszewo la giornata si dedicava ai funghi, ed io ero lì a rappresentare la Svezia :-) e in Svezia nel parco di Ronneby la giornata si dedicava alle foreste e i colleghi Polacchi erano lì a rappresentare la Polonia.


Ero già stata in questo centro botanico ad aprile, mi era piaciuto allora e mi è piaciuto anche oggi.

Oggi, una giornata di sole in cui io ho, non in questo ordine :

fatto una passeggiata nel bosco di faggio

Centro botanico forestale di Marszewo, Polonia

ammirato il bellissimo fiore del topinambur

Fiore del topinambur

mangiato ben tre scodelle, no dico tre!!! di zuppa di funghi!

Zuppa di funghi

assistito ad una lezione sui funghi (in polacco)


cercato di imparare un po' di più sui funghi

Funghi

assistito ad una lezione di fotografia in natura (in polacco)


assistito ad uno spettacolo per bambini (in polacco)


Una bellissima giornata, ma ora è tempo per me di tornare a casa dal mio bello :-).

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8 Comments

  1. Ma i boschi di faggio li da voi, in Svezia e Polonia, sono tutti cosi ordinati e puliti? Te lo chiedo perche ho notato che qui in Italia i boschi sono lasciati allo stato naturale con un sottobosco pieno di rovi e di piante giovani.I vecchi dicevano che prima erano più puliti perchè i proprietari tagliavano la legna per uso domestico. Io mi chiedo se la vegetazione cosi abbandonata non soffra o non si rischi di perdere certe specie antiche a favore di vegetazione infestante.

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    1. Marszewo è un "giardino forestale" ed è molto curato. La foto del bosco di faggio in questo post è fatta lungo un sentiero (che si vede) adatto anche alle carrozzine (non so se pure alle sedie a rotelle) per cui tutto è molto curato.

      Per quanto riguarda la gestione dei boschi di faggio (ci ho lavorato molto in Svezia dato che ero una di quelli che scriveva i permessi per i tagli), sì, quelli destinati alla produzione di legno sono curatissimi! Si tratta di selvicultura forestale per la produzione e non per turismo ma i boschi di faggio curati per la produzione di legname sono belli e "comodi" anche per il turismo.

      Però il discorso è un po' più complicato della risposta semplice che ti ho scritto sopra. Allora, generalmente il bosco di faggio si riproduce naturalmente, cioè l'albero di faggio lascia cadere i semi e da questi nascono le piantine del futuro bosco. Però per far sì che ci sia una buona produzione e una produzione di legno di qualità il bosco si deve gestire. Si fanno gli sfolli (i tagli nel bosco giovane), i diradamenti (i tagli nel bosco quando è un po' più vecchio) i tagli per la preparazione alla rigenerazione (e questi secondo la legge forestale svedese si possono cominciare a fare quando il bosco ha minimo 80 anni, ed è allora che io andavo fuori per scrivere i permessi per il taglio) e poi i tagli finali quando togli tutte le piante mature (cioè gli alberi) e lasci salire su il nuovo bosco. Quindi da quando la piantina nasce a quando fai il taglio finale passano dai 90 ai 120 anni. In questo lasso di tempo il bosco non è sempre così ordinato e facile da visitare.

      La riproduzione naturale fa sì che vengano su una quatità enorme di piantine, che crescono e fanno il bosco impenetrabile. Solo gli sfolli e i diradamenti possono renderlo bello come è quello che uno vede in foto e che poi è adatto anche al turismo.

      Per quanto riguarda la vegetazione che chiami "abbandonata". Allora la questione è questa, la natura fa meglio di noi! Questo è chiaro. I boschi ordinati, come quello nella foto del post, sono belli ma poverissimi di biodiversità. Sono boschi gestiti dove la maggior parte delle specie è scomparsa a favore di altri valori, turismo, accessibilità, "bellezza" (che è relativa).

      Il bosco pieno di rovi, piante giovani, legno vecchio abbandonato, legno marcio in putrefazione, alberi caduti, rami spezzati, ecc., il bosco che i più chiamano brutto, quello dove la gente non va, quello sì che è ricco di biodiversità. Il bosco abbandonato e lasciato a se stesso è la cosa peggiore per quanto riguarda la produzione, il turismo e l'economia ma la cosa migliore per quanto riguarda la sopravvivenza degli organismi. Quando parliamo di biodiversità parliamo non solo di alberi e fiori, si parla di insetti, licheni, funghi, uccelli, ecc. Ci sono insetti che per la sopravvivenza hanno bisogni di legna di diametro piccolo, altri di legname più grande.

      In altri post ho parlato di come la gestione dei boschi per il turismo sia diversa da quella per la produzione o per la biodiversità.

      Il discorso è lunghissimo e sarebbe bello poterne parlare perché è veramente interessante e credo potrebbe far aprire gli occhi a molti.

      Ho letto in più blog di persone che hanno visitato la Svezia e parlato della natura incontaminata, dei boschi incontaminati (vergini). Mostrando foto bellissime di boschi puliti, con alberi in fila dove camminare è un piacere. Non finirò mai di ripeterlo, e so quello che dico! I boschi in Svezia sono gestiti! Tutti! Di incontaminato non c'è niente!!! Il che non vuol dire che non sia piacevole camminare, anzi, e le sensazioni che uno ha sono bellissime, il bosco viene usato anche come terapia. I paesaggi stupendi. Però diciamo le cose come stanno i boschi non sono incontaminati.

      Ti assicuro, in un bosco incontaminato non entri, perché la natura non te lo permetterebbe!

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    2. Quando facevo i controlli in bosco e "incappavo" in un bosco ricco di biodiversità dovevo comunicarlo ai nostri esperti che lo visitavano e classificavano le specie. In base alle specie trovate si decideva se metterlo sotto protezione e proibire la produzione di legname. E questi tipi di boschi, i boschi ricchi di biodiversità sono completamente diversi da quelli visti in foto. Probabilmente se tu vedessi una foto dei boschi ricchi di biodiversità diresti "Ma che è questo schifo??" :-).

      Scriverei per ore di questi argomenti perché non solo è il mio lavoro ma una delle mie passioni. Ma alcune volte quando ne parlo con passione la gente mi guarda come se fossi una matta. Molti non capiscono che il bosco e tutti gli organismi che lo abitano hanno una vita che noi purtroppo gestiamo il più delle volte in modo sbagliato per quanto riguarda la biodiversità.

      Eccomi qua, sono partita di nuovo, scriverei all’infinito di bosco ma mi fermo qui.

      Grazie per le domande :-).

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  2. Un po' d'inglese, magari poco, no è?!
    Comunque è stata sicuramente una giornata intensa e forse ne è valsa comunque la pena!
    Buon rientro! (-: Ili.

    A, giusto: i ferri di bambù sono tornati a casa? (-:

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    1. No, la giornata era in Polonia e per i polacchi e soprattutto per i bambini. Doveva essere in polacco, io ero l'unica straniera!

      Sì, sì, i ferri sono rientrati a Maiorca con me :-).

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    2. Molto interessante e istruttiva la tua risposta. Visto che l'argomento ti appassiona, perchè, una volta al mese, non fai un post in cui ci racconti queste cose, ma proprio a livello didattico in modo che chi ,come me, frequenta i boschi solo per diletto sia più consapevole.

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    3. Anche io voto a favore di un post al mese che riguarda i boschi e la loro gestione!

      È molto interessante da come racconti, e io ne so troppo poco!

      :D

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    4. Grazie ragazze! Ci penso. Nel mio blog precedente, Nel sud del nord, qualche volta ho scritto del lavoro e messo foto.

      Mi sono laureata in Scienze Forestali in Italia e fino a quando sono rimasta lì ho lavorato con i sistemi informativi geografici e mi occupavo di fare carte forestali e della vegetazione.

      Poi quando mi sono trasferita in Svezia mi sono detta "adesso vivo nel Paese dei boschi e lavorerò come forestale :-)". Però non sapevo lo svedese e allora la cosa più intelligente da fare mi sembrò quella di fare un PhD, che si fa in inglese, e intanto imparare lo svedese.

      E così ho fatto e ho iniziato il mio lavoro di forestale in Svezia. Per cui ragazze tutta la mia esperienza di forstale è con le foreste svedesi che sono un po' differenti da quelle italiane, a partire dalla minore quantità di alberi forestali che la Svezia ha rispetto all'Italia.

      In Svezia le foreste sono un'industria per la produzione di legname e la selvicoltura è "intensiva". Si fanno i tagli a raso (quando tagli tutti gli alberi in una volta sola) su grandi superfici, cosa impensabile in Italia dove hai problemi di dissesto idrogeologico e dove i boschi che sarebbero adatti per la produzione di legname crescono in montagna, a pendenze elevate e dove i pericoli di frane, se togli gli alberi (ricordatevi che le radici degli alberi tengono il terreno ancorato), sono alti.

      Ohhhh, ora ho ricominciato :-), una frase porta ad un'altra e un albero non "è solo un albero che sta lì, che vuoi che faccia", come spesso mi hanno detto. Partendo da un albero si possono spegare tantissime altre cose!!

      Ragazze, mi fermo e ci penso, ma come detto la mia esperienze è basata sulla realtà svedese.

      Un abbraccio!

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